La sostituzione degli infissi non va interpretata come una semplice scelta estetica e funzionale, ma anche e soprattutto come un investimento che incide direttamente sul comfort abitativo, sull’efficienza energetica e sulla sicurezza dell’abitazione. In questo senso, il Bonus Serramenti 2025 offre un’opportunità concreta a chi desidera migliorare questi aspetti della propria casa beneficiando di incentivi fiscali che riducono sensibilmente i costi di intervento.

Le agevolazioni attualmente disponibili consentono di installare infissi di ultima generazione, ossia soluzioni che garantiscono un migliore isolamento termico e acustico, riducono i consumi energetici e valorizzano l’immobile. La scelta del materiale gioca un ruolo fondamentale: i serramenti in PVC offrono eccellenti prestazioni in termini di isolamento e durata nel tempo, mentre le soluzioni in legno e le finestre e portefinestre in legno-alluminio uniscono l’eleganza della tradizione alle più moderne tecnologie costruttive.

A seguire, analizzeremo in maggiore dettaglio i bonus fiscali in vigore, scopriremo chi può accedervi e quali infissi scegliere per massimizzare il risparmio energetico e ottenere i migliori vantaggi fiscali.

Cos’è il Bonus Serramenti 2025 e a chi si rivolge?

Il Bonus Serramenti 2025 è un incentivo fiscale che consente di ottenere una detrazione sulle spese per la sostituzione di infissi e serramenti, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. Si tratta di un’opportunità vantaggiosa per chi desidera rinnovare le proprie finestre e porte, riducendo i consumi e aumentando il valore dell’immobile.

L’agevolazione è accessibile sia ai privati che desiderano migliorare il comfort abitativo della loro casa, sia alle aziende, che possono usufruire del bonus per interventi su edifici a uso commerciale o produttivo.

Diverse tipologie di incentivi fiscali per sostituire gli infissi

A seconda dell’intervento realizzato, è possibile accedere a tre diversi tipi di agevolazioni. Eccole in sintesi:

  • Ecobonus 2025: è la soluzione più indicata per chi intende sostituire gli infissi preesistenti con modelli a basso impatto energetico, ossia che riduce la dispersione termica dell’edificio.
  • Bonus Casa 2025 (o Bonus Ristrutturazione): si rivolge a chi esegue lavori di ristrutturazione dell’immobile, compresa la sostituzione dei serramenti, con detrazioni applicabili a interventi più ampi di manutenzione straordinaria.
  • Bonus Sicurezza 2025: è dedicato a chi sceglie di installare infissi antieffrazione quali porte blindate, tapparelle di sicurezza o inferriate, per migliorare la protezione della propria abitazione.

Ciascuna delle misure elencate prevede percentuali di detrazione e requisiti specifici, che vedremo nel dettaglio nelle sezioni successive.

Ecobonus 2025 per la sostituzione degli infissi

L’Ecobonus 2025 è l’agevolazione fiscale da considerare per chi intende migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o edificio attraverso la sostituzione degli infissi. Questa misura incentiva infatti l’uso di serramenti basso-emissivi, progettati per ridurre la dispersione termica e contribuire a un minore consumo di energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti.

I requisiti per accedere all’Ecobonus 2025

Per accedere all’Ecobonus 2025 è necessario rispettare alcuni requisiti specifici:

  • Installazione di serramenti basso-emissivi: gli infissi devono garantire un elevato isolamento termico, ossia migliorare concretamente la prestazione energetica dell’edificio.
  • Rispetto dei parametri di trasmittanza termica: i serramenti installati devono rispettare i limiti stabiliti in base alla zona climatica di appartenenza. Questo parametro è fondamentale per assicurare una reale riduzione dei consumi energetici.
  • Comunicazione obbligatoria a ENEA: entro 90 giorni dal termine dei lavori, è necessario inviare la documentazione a ENEA per certificare l’intervento e poter beneficiare della detrazione.

Le detrazioni previste

L’Ecobonus 2025 permette di ottenere una detrazione fiscale sulle spese sostenute, con percentuali differenti a seconda della tipologia di immobile:

    • 50% di detrazione per la prima casa, su una spesa massima di 120.000 € (detrazione massima di 60.000 €).
  • 36% di detrazione per la seconda casa, sempre su un massimale di 120.000 €, con una detrazione massima di 43.200 €.

La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo, recuperabili attraverso la dichiarazione dei redditi.

Attenzione: è importante tenere a mente che, a partire dal 2026, questo incentivo subirà una riduzione: per la prima casa, la detrazione passerà dal 50% al 36%, mentre per la seconda casa, scenderà dal 36% al 30%. Per tale ragione, chi sta pensando di sostituire gli infissi con modelli di ultima generazione dovrebbe approfittare del Bonus nel 2025, ovvero prima della riduzione delle agevolazioni.

Bonus Casa 2025: detrazioni per ristrutturazione e infissi

Chiamato anche Bonus Ristrutturazione, il Bonus Casa 2025 è un incentivo fiscale ideale per chi effettua lavori di manutenzione e ristrutturazione del proprio immobile, inclusa la sostituzione degli infissi. A differenza dell’Ecobonus, che si concentra esclusivamente sull’efficienza energetica, questo incentivo copre infatti una gamma più ampia di interventi legati al miglioramento e alla riqualificazione dell’edificio.

Quali sono gli interventi ammessi

Per accedere al Bonus Casa 2025, l’intervento deve rientrare in una delle seguenti categorie:

  • Manutenzione straordinaria, ovvero interventi che migliorano la funzionalità dell’edificio, come la sostituzione degli infissi con modelli più performanti.
  • Restauro e risanamento conservativo, finalizzati alla conservazione dell’immobile e al miglioramento delle sue condizioni senza alterarne la struttura.
  • Ristrutturazione edilizia, interventi più ampi che comprendono modifiche significative, come la redistribuzione degli spazi o il rifacimento di parti dell’edificio.

Le detrazioni previste

Il Bonus Casa 2025 permette di beneficiare di una detrazione fiscale sulle spese sostenute, con percentuali diverse a seconda della tipologia di immobile:

  • 50% per la prima casa, su una spesa massima di 96.000 € (detrazione massima di 48.000 €).
  • 36% per la seconda casa, sempre su un massimale di 96.000 €, con una detrazione massima di 34.560 €.

Come per l’Ecobonus, anche il Bonus Casa richiede una comunicazione a ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori. Questo passaggio è essenziale per certificare che gli interventi effettuati rispettano i requisiti richiesti dalla normativa.

Anche in questo caso, ricordiamo che saranno applicate riduzioni a partire dal 2026: per la prima casa, il bonus passerà dal 50% al 36%, per la seconda, l’aliquota scenderà dal 36% al 30%. Chi desidera sostituire gli infissi nell’ambito di una ristrutturazione dovrebbe quindi approfittare delle attuali condizioni del Bonus Casa 2025, evitando il taglio delle agevolazioni previsto per l’anno prossimo.

Bonus Sicurezza 2025: agevolazioni per infissi antieffrazione

Parliamo infine di un’ultima, interessante detrazione che può rivelarsi molto utile per chi desidera incrementare non solo l’isolamento termoacustico della propria casa, ma anche la sua inviolabilità: il Bonus Sicurezza 2025, un incentivo fiscale pensato per chi desidera installare infissi antieffrazione finalizzati a proteggere l’immobile da intrusioni e furti. Questi interventi sono particolarmente consigliati per chi vive in zone isolate o in abitazioni con accesso diretto dall’esterno, dove il rischio di violazione è maggiore.

A differenza dell’Ecobonus e del Bonus Casa, il Bonus Sicurezza 2025 si concentra esclusivamente su interventi volti a rafforzare la protezione dell’edificio, senza la necessità di effettuare ristrutturazioni o miglioramenti energetici.

Gli interventi ammessi

Il Bonus Sicurezza permette di ottenere la detrazione fiscale per l’installazione di:

  • Persianetapparelle e scuri di sicurezza, realizzati con materiali particolarmente resistenti e dotati di sistemi antieffrazione.
  • Porte blindate e porte di sicurezza, progettate per resistere ai tentativi di scasso.
  • Inferriate e grate di sicurezza, soluzioni fisse o apribili che garantiscono protezione senza compromettere l’estetica dell’abitazione.

Le detrazioni previste e i vantaggi del Bonus

Le spese sostenute per l’installazione di infissi antieffrazione possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi con le seguenti aliquote:

  • 50% di detrazione per la prima casa, recuperabile in 10 anni.
  • 36% di detrazione per la seconda casa, sempre con recupero in 10 quote annuali.

Uno dei principali vantaggi di questa agevolazione è che non è richiesta alcuna pratica edilizia. Ciò significa che è possibile usufruire della detrazione senza dover presentare permessi o documentazioni tecniche particolari, semplificando l’accesso al bonus.

Approfittare di questa opportunità permette di rendere la propria casa più sicura con un investimento ridotto, sfruttando un incentivo che dal 2026 potrebbe subire delle variazioni.

Come accedere al Bonus Serramenti 2025?

Accedere alle agevolazioni previste dal Bonus Serramenti 2025 è un processo relativamente semplice, che richiede tuttavia il rispetto di alcuni passaggi fondamentali per garantire la corretta applicazione della detrazione fiscale.

Ecco le fasi principali per usufruire dell’incentivo:

  • Scegliere infissi di ultima generazione conformi ai requisiti del bonus: ad esempio, per l’Ecobonus 2025, gli infissi devono garantire un’elevata efficienza energetica e rispettare i parametri di trasmittanza termica stabiliti in base alla zona climatica. Se si opta per il Bonus Sicurezza, è invece necessario installare serramenti antieffrazione certificati.
  • Affidarsi a un’azienda specializzata: per assicurarsi che gli infissi scelti siano conformi ai requisiti richiesti, è sempre fondamentale rivolgersi a professionisti del settore. CFG Serramenti, specializzata nella proposta di serramenti in PVC, legno e legno-alluminio a Bergamo, offre soluzioni su misura per chi desidera usufruire delle detrazioni fiscali.
  • Verificare la compatibilità dell’intervento con il bonus desiderato: prima di procedere con l’acquisto e l’installazione dei nuovi serramenti, è consigliabile verificare con un esperto quali incentivi siano applicabili in base alla tipologia di intervento e al tipo di immobile (prima o seconda casa).
  • Presentare la domanda e comunicare i lavori a ENEA: una volta completata l’installazione degli infissi, è obbligatorio inviare la comunicazione a ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori per certificare l’intervento e rendere valida la detrazione fiscale.
  • Recuperare la detrazione: come indicato, questa viene riconosciuta sotto forma di credito d’imposta, ripartito in dieci quote annuali di pari importo, che possono essere scalate direttamente dall’IRPEF o dall’IRES nel caso di aziende.

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